“Dal punto di vista urbanistico ed economico, dello sviluppo del territorio e dell’occupazione, noi faremo fare un passo in avanti alla città, non due indietro come vorrebbe il centro sinistra. E’ sempre stata questa la differenza tra noi e loro”: così il sindaco Alberto Stefano Giovannetti replica al Pd in merito alle previsione urbanistiche in vista della costruzione ed approvazione del nuovo piano strutturale e nuovo piano operativo. “E’ disarmante e politicamente poco serio quanto scritto dal Pd. Rinnegano le loro stesse previsioni urbanistiche o peggio ancora non lo sanno e questo getta ombre molto pesanti sul loro modo di amministrare. Sarebbe molto grave. Quali? Per esempio l’albergo, era previsto nell’attuale piano urbanistico ed in ogni caso non si tratta di consumo di nuovo suolo, affermazione completamente errata e fuorviante, così come era previsto l’ampliamento dell’area artigianale del Portone. La nostra visione di sviluppo arriva fino al 2035”. Ad entrare nei tecnicismi è Paolo Bigi, consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica che spiega partendo da una premessa fondamentale chiarita nel verbale della conferenza di copianificazioene: “il nostro obiettivo è offrire un prodotto turistico integrato che punti alla qualità dello sviluppo anche urbanistico con una visione complessiva. – spiega – La proposta riguarda la previsione di un plafond, quindi uno spazio, di dimensionamento per attrezzature turistico ricettive e relativi servizi che il piano operativo, anche tramite procedure comparative e competitive, localizzerà nelle Utoe di pianura in presidi rurali e produttivi esistenti in territorio aperto. Nella scheda di previsione non si parla assolutamente di nuovi volumi ma di recupero dell’esistente con il loro eventuale ampliamento per la creazione di nuove strutture ricettive. L’ingegner Forassiepi dovrebbe inoltre sapere che, non consumando nuovo suolo, e lo ha detto chiaramente la Regione Toscana, non c’è bisogno di essere discussa in copianificazione”.
Sulla Cava di Ceragiola il presidente della commissione urbanistica spiega: “Un idraulico, un elettricista, un falegname, un muratore, un giardiniere, un autotrasportatore, un professionista o un addetto alle pulizie non campano con la filosofia del Pd. Se ci sono prospettive di sviluppo ed occupazione la nostra amministrazione le prenderà in considerazione. Tutte. E’ lo stesso approccio che abbiamo con la Cava Cerasola. Estrazione significa coltivazione degli agri marmiferi, traduco per il Pd: messa in sicurezza, ripristino dei versanti e riqualificazione ambientale. Il Comune, lo ricordo, non determina le quantità di estrazione ma sono determinate dal piano cave regionale approvato lo scorso agosto. Anche in questo caso quando affermato dal Pd non è corretto”.
L’ultimo punto chiama in causa l’area di Portone e Pioppete: “Le aree individuate nella zona del Portone sono state concepite per consentire la delocalizzazione di alcune tipologie di aziende dal centro storico ed urbano che non hanno possibilità di sviluppo e crescita. Nelle aree limitrofe al centro storico, nella nostra visione, ci sono aree da dover rigenerare. Rigenerare non significa demolire e ricostruire ma bensì riprogettare strade, parcheggi, verde, spazio pubblici e servizi al cittadino. Anche l’area delle Pioppete, in ogni caso, sono state inserite in una variante degli anni ’90, poi riconfermate nello strumento urbanistico nel 2014. Perché non è stato eliminata dalle previsioni?”.