Un po’ di me

Sono cresciuto all’Africa e, da più di quarant’anni, condivido la mia vita con Maria Teresa, mia moglie.

Ho due figli, Letizia e Nicolò e sono innamorato della mia nipotina, Lucrezia.

Sono loro, il primo centro del mio vivere.

Che ha avuto un’altra costante, solida e presente: Pietrasanta. Dove, con i miei fratelli, ho continuato le attività avviate da mio padre, un’azienda di autotrasporti e un negozio di prodotti agricoli, in centro storico; e dove ho intrapreso quel percorso amministrativo che, da consigliere comunale, eletto per la prima volta nel 1998, mi ha portato a essere sindaco della nostra città, nel 2018, con il sostegno dei partiti di centrodestra e di forze civiche.

Ho svolto questo incarico senza troppe chiacchiere, ponendomi quotidianamente obiettivi reali e realistici, senza tradire la persona che sono né i valori in cui credo: il rispetto, la lealtà, la concretezza.

Il rispetto, sacro, della cosa di tutti; la lealtà, verso chi mi ha sostenuto nei momenti difficili e aiutato a decidere in quelli importanti; la concretezza, un po’ testarda, del voler fare quello che serve.

E sono tante, le cose che siamo riusciti a fare, nonostante un quinquennio in buona parte martoriato dall’emergenza sanitaria e dai suoi strascichi sociali ed economici: oltre 11 mila metri di strade riasfaltate, dal mare alla collina; spazi urbani ridisegnati a misura d’uomo, sempre più accessibili e confortevoli; i conti del Comune risanati; mostre, iniziative per i più piccoli, spettacoli e occasioni di intrattenimento spalmate su 12 mesi; messa in sicurezza del territorio con interventi su frane storiche, sostituzioni di alberature marciscenti, impegno al fianco dei cittadini per chiudere Cava Fornace e spazzare via dai nostri occhi, una volta per tutte, l’ex inceneritore di Falascaia.

Ancora, grandi cantieri aperti sul futuro; un’attività artistica e culturale proiettata verso il mondo ma che non perde mai di vista la sua dimensione naturale, quella di una cittadina in cui si vive bene tutto l’anno.

Ma altrettanto numerose sono le azioni che devono essere concluse per consolidare, definitivamente, il rilancio di Pietrasanta.

Un progetto di benessere di cui può farsi legittimamente garante solo chi ha dimostrato con i fatti, nei cinque anni appena trascorsi, di avere, sì, i piedi ben piantati a terra, ma anche l’anima tenace e un po’ ambiziosa del sognatore.