“Una misura giustissima, da applauso, se i criteri di ammissione ed i tempi di erogazione fossero stati diversi. Ma rischia di lasciare fuori tre quarti di coloro che ne faranno richiesta ma che ne hanno veramente bisogno oggi. In questa fase “Una misura giustissima, da applauso, se i criteri di ammissione ed i tempi di erogazione fossero stati diversi. Ma rischia di lasciare fuori tre quarti di coloro che ne faranno richiesta ma che ne hanno veramente bisogno oggi. In questa fase c’è da dare soldi veri nelle tasche dei cittadini e soprattutto snellire il carico burocratico per presentare le domande. Ci si dimentica che siamo in piena emergenza ancora”: è critica l’analisi del vice sindaco ed assessore al sociale Elisa Bartoli sulla misura straordinaria regionale di sostegno per il pagamento dell’affitto destinata ai lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza causata dal Coronavirus abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro. “La giunta, responsabilmente, ha approvato il bando ma se ne potrebbe discutere per giorni. – spiega la vice sindaco – Autonomi e lavoratori hanno bisogno del contributo oggi, non a luglio. L’emergenza è oggi non tra tre mesi. Pochi, di chi potrebbe beneficiarne, avranno i requisiti. Chi chiede questi contributi non ha probabilmente non mai avuto bisogno di ricorrere ai servizi sociali così come l’Ise. Insomma. Tutto complicato. Bastava un po’ di buonsenso. Se invece la motivazione è quella di dare l’illusione di aiutare allora è stata fatta sulla pelle dei cittadini che speravano in una misura di questo tipo. Sollevare anche di 250 euro al mese dall’affitto chi non può lavorare per decreto avrebbe dovuto essere una misura per una platea molto più ampia di quella che rischia di accontentare”.