“Al di la del polemiche che la questione autovelox ha innescato, alcune legate al comprensibile risentimento dei multati ed altre alla dialettica politica delle opposizioni cittadine, i numeri forniti dal comando della polizia municipale sui primi cento giorni di funzionamento del misuratore della velocità danno precise indicazioni e ispirano alcune riflessioni. In tale periodo sono transitate su quel tratto di Aurelia, mi preme ricordare strada statale n.1, circa seicentomila veicoli, ovvero seimila al giorno. La percentuale dei multati risulta del 3,97%. Dato che i numeri sono interpretabili ma non discutibili si evince che il 96% degli automobilisti oggi rispetta il limite dei 50 km all’ora quando prima dell’installazione non lo faceva. Ancora peggio quando il limite era 70 km/h: misura che aveva costretto Anas, che di quel tratto è competente, a ridurre il limite. Il dato sugli incidenti non è messo li a caso a confermare che bisogna avere il coraggio: 40 incidenti in 48 mesi di cui 24 con feriti che hanno richiesto l’intervento dei soccorsi. Se questo non bastasse ad evidenziare che si tratta di un tratto pericoloso cosa serve?”: è la riflessione di Simone Tartarini, coordinatore comunale di Forza Italia ed ex membro della giunta Mallegni.

“Sinceramente sono stupito, e confortato, nel rilevare che in un paese dove c’è scarsa propensione al rispetto delle regole la stragrande maggioranza degli automobilisti abbia compreso la necessità di andare adagio su quel tratto di statale. Credo altresì che gli stessi numeri evidenzino la polemica, mediatica e strumentale, artificiosamente creatasi intorno a questo caso. In un paese – prosegue Tartarini – dove la pressione fiscale colpisce in maniera marcata e sostanziale la totalità dei cittadini, dove la burocrazia fa altrettanto, e dove l’art.1 della costituzione italiana (NDR prossima materia all’esame di maturità) è completamente disatteso, il difendere un’esigua minoranza di automobilisti distratti sia sciocco e politicamente poco lungimirante. E’ evidente l’intenzione dell’amministrazione comunale di inserire quel misuratore di velocità al fine di garantire la sicurezza in quel tratto di strada sul quale sono successi in passato numerosi incidenti. Come è evidente che la stragrande maggioranza degli utenti stradali ha compreso questo messaggio. Gli incidenti sono fortunatamente scomparsi e anche le multe, dopo un primo periodo di funzionamento, sono in netto calo (pare intorno al 60%). Anche per l’opinione pubblica, inizialmente monopolizzata dai no-autovelox, le poche idee di questo paese sono spesso sovrastate da piccole minoranze capaci solo di dire no. Si sta ri-orientando verso una riflessione favorevole alla misura presa a difesa della sicurezza stradale. Rimangono i polemici a oltranza, gli oppositori senza idee e senza costrutto, i cercatori di visibilità. Ma come ho già detto la politica è altra cosa. Scelte, che al di la delle parti politiche dividono chi fa e chi parla. Scelte che il tempo dice essere state giuste o sbagliate. In questo caso, sono bastati cento giorni, la risposta dei numeri mi pare eloquente più di mille polemiche”.