Il carrozzone della Società della Salute costerà ai cittadini ancora 2,7milioni di euro. La Società, di cui Pietrasanta è stata l’artefice della chiusura insieme a Viareggio, è in liquidazione. Seravezza, di cui il candidato del Pd si vanta tanto, deve ancora, nonostante le compensazioni, 143mila euro a quella stessa Società della Salute di cui è stato Presidente per tanti anni e che i comuni a guida Partito Democratico, compreso il suo, hanno utilizzato come bancomat alla faccia dei cittadini in coda per una visita. Pietrasanta deve oggi alla Società della Salute appena 24mila euro, per altro già pronti per essere liquidati”: è il commento di Giacomo Vannucci, candidato al consiglio comunale nella Lista Mallegni Pietrasanta prima di tutto a sostegno di Alberto Giovannetti.
“Il consigliere Alberto Coluccini di Massarosa ha scoperchiato un vaso che non avremo voluto vedere oggi. Tutti i comuni di centro sinistra hanno debiti considerevoli nei confronti della Società della Salute che altro non è che una struttura intermediaria che è costata ai cittadini milioni di euro quando sarebbe stato sufficiente restare alla convenzione tra Asl e Comuni; strada che oggi stiamo finalmente percorrendo. Bene ha fatto la nostra amministrazione a chiederne la chiusura. Neri, che oggi continua a parlare di politiche socio sanitarie proponendo mirabolanti soluzioni è lo stesso Presidente della Società della Salute e della Conferenza dei Sindaci che non ha mosso un passo per evitare lo smembramento del nostro Ospedale Versilia ne tanto meno per interrompere lo stillicidio delle liste di attesa che spingono i pazienti-cittadini verso la necessità di rivolgersi agli ambulatori privati quando la sanità dovrebbe essere un diritto”. Vannucci è preoccupato: “L’interesse di Neri, e così degli altri candidati per lo smantellamento del Versilia e per la carenza di personale è così alto che non si sono nemmeno presentati alla giornata di protesta davanti al Pronto Soccorso. Pietrasanta a guida Pd significa rischiare di tornare alla Società della Salute. Tornare indietro al gioco delle scatole cinesi, alle prebende e agli incarichi. Noi continueremo a dire di no ad un sistema che ha affamato la nostra sanità e messo in secondo piano il diritto alla cura”.