Da Il Tirreno
Luca Basile / PietrasantaLa Piccola Atene, sospesa da oltre 2 mesi nella sua nicchia silente, attende con ansia di tornare a sollevare il velo sui propri i tesori di sempre. La data segnata in rosso, in terra di Pietrasanta, è quella di lunedì 18 maggio quando, Dpcm permettendo, riapriranno musei, istituti culturali, mostre, palazzi storci. La ripartenza, tanto invocata, è dunque alle porte, anche se la convivenza con il virus si preannuncia complicata. «Non ci siamo mai fermati, tutto è pronto per ricominciare da dove avevamo lasciato. Sempre che da Roma non ci sia un ripensamento», è il pensiero dell’assessore (e senatore) Massimo Mallegni. Tutto è pronto significa che sempre dal 18 maggio i cancelli inchiostrati di storia e memoria del Chiostro di Sant’Agostino si riapriranno, così come la biblioteca comunale, Palazzo Panichi, la Chiesa di Sant’Agostino, il museo archeologico Antonucci, i due musei dei bozzetti e tutti gli altri beni storici che fanno da cornice a Pietrasanta. Ma, come precisano dal Comune, visitare il Chiostro o ancora la Chiesa non sarà, ovviamente, come 2 mesi fa. «Gli ingressi dovranno essere contingentati, ma per conoscere il numero massimo delle persone che potranno accedere contemporaneamente, attendiamo delucidazioni dal decreto. Il nostro personale sarà chiamato a filtrare gli accessi: gel disinfettante, mascherine, distanze da rispettare, saranno i riferimenti delle prossime settimane e, con ogni probabilità, di tutta l’estate».Ma per sbirciare ingolositi, dopo lunga astinenza, le opere di una qualsiasi mostra bisognerà telefonare ai numeri evidenziati sul sito del Comune, prenotare e dotarsi della giusta pazienza anche se non sono prevedibili resse. «Il messaggio che Pietrasanta vuole dare è quello di una città che, pur tenendo conto delle prescrizioni da adottare e delle misure, torna ad abbracciare la sua comunità, i suoi visitatori. Abbiamo palazzi, mostre e un parco delle sculture all’aperto che vogliamo valorizzare ancora meglio che in passato», sottolinea Mallegni. L’agenda è già fitta: il 27 giugno, in piazza Duomo, inaugura la mostra di Fabio Viale con le sue opere monumentali mentre ancora prima visibilità alle proposte di Antonio Nocera presso le sale dell’ex farmacia comunale e il 25 maggio all’opera, anch’essa monumentale, a forma di uovo di Prasto. In bilico, ad oggi, alla voce riapertura restano invece la biblioteca comunale («se ci chiedono di sanificare tutti i libri – spiega Mallegni – sarà inevitabile allungare i tempi e comunque anche in questo contesto andranno verificate e applicate tutte le misure a tutela degli utenti, ma faremo il possibile per ripartire in tempi brevi») e ancora Casa Carducci a Valdicastello: probabile il via libera al giardino, più complicato l’ingresso nelle sale interne dell’abitazione del poeta, se non su appuntamento. A chiosa una notizia significativa: dalla prossima settimana riapriranno quasi tutte le gallerie d’arte. Bagliori di un centro storico che, grazie alla sua identità storica, prova a ricominciare. –© RIPRODUZIONE RISERVATA