“Le critiche da parte delle minoranze sul progetto di Piazza Carducci sono anacronistiche rispetto allo sviluppo della città e alla necessità di garantire sicurezza, decoro e tutela del patrimonio pubblico e privato. Se fosse per loro la città tornerebbe davvero al Medioevo”.

A prendere posizione in merito alle anticipazioni sulla riqualificazione di Piazza Carducci sono Irene Nardini e Gabriele Marchetti di Forza Italia. “Ogni critica è lecita e costruttiva – scrivono rispondendo a Insieme per Pietrasanta – ma suggeriamo alle minoranze di aspettare a fare valutazioni: il progetto deve ancora raccogliere i veri contributi di tutti. E’ uno brutto sport quello di criticare senza aver bene fatto tutte le valutazioni. C’è la volontà forte, e ci sono le risorse, per dare un futuro ed uno sviluppo a Piazza Carducci che sarà una piazza vera, fruibile in tutto e per tutto come la maggiore Piazza Duomo”.

Il gruppo consiliare di Forza Italia entra anche nel merito del verde pubblico: “Con noi la città è più verde. Al posto di ogni pianta tagliata saranno piantumati tre alberi. Nessuna altra amministrazione, prima di questa, aveva mai avuto così tanta attenzione nei confronti del verde pubblico così come della manutenzione e della sicurezza delle alberature. Altro che deserto dei Tartari. A pochissimi metri da Piazza Carducci c’è il parco antistante la stazione che da pochi giorni ha visto la sostituzione delle vecchie alberature che sono risultate malate: sedute all’ombra possano essere inserite in questo contesto sempre prossimo alla piazza. Abbiamo alberature tutte intorno al centro storico che fanno parte della nostra tradizione, addirittura parchi nel centro cittadino come il rinnovato parco della Lumaca, il percorso che porta alla Rocca con gli olivi e la Grande Panchina oltre al Parco della Fontanella nei confronti del quale dovremo iniziare a valutare di dedicare a sgambatoio. Stiamo rimuovendo le ceppaie per sostituirle con nuove alberature. 44 in totale sul viale Apua oltre al recupero del parco delle Iare. Fatti, non discorsi. Atteggiamento che dalle parti della minoranza non hanno ancora capito”.