“La politica si fa sul territorio e non in tribunale con gli esposti. La nostra città ha già dovuto pagare pesantemente, in passato, questo tentativo di soverchiare il voto dei cittadini. Ci sono voluti dieci anni per acclarare una verità che era già chiara a tutti. Il caso di Massimo Mallegni non ha insegnato nulla. Ora la sinistra a guida Pd ci prova con il sindaco Alberto Stefano Giovannetti e con la sua amministrazione semplicemente perché i fatti che contano, quelli di una forza di maggioranza che da risposte, è presente e concreta, sono sotto gli occhi di tutti. Dal Pd, e dai firmatari degli esposti, ci aspettiamo per lo meno le scuse nei confronti dei dipendenti e dei funzionari sbattuti sulle pagine dei giornali come delinquenti e nei confronti del sindaco. Questo sarebbe un atto di grande maturità politica. Con lo strumento degli esposti hanno tenuto occupato il tribunale per settimane e costretto la comunità ad una spesa inutile sapendo perfettamente il clamore che questa vicenda avrebbe generato. A Pietrasanta la politica degli esposti della sinistra cittadina non ha eguali a livello nazionale così, come del resto, anche i risultati di questi tentativi ed il costo a carico dei cittadini. E’ esattamente questa la politica di cui la città non ha assolutamente bisogno. Siamo gente normale, che non vive di politica ma che fa politica per spirito di servizio e per passione. Vogliamo essere utili alla città in cui siamo nati e dove viviamo e non condividiamo l’atteggiamento di chi è alla continua e malata ricerca dell’illecito. Questa amministrazione ha dimostrato, come la precedente che hanno provato ad ammazzare nei tribune, correttezza e serietà”: il commento del capo gruppo di Pietrasanta prima di tutto, Giacomo Vannucci pubblicato sul suo profilo Facebook.