“Ringrazio i 5.026 elettori che hanno votato la nostra coalizione ed i nostri consiglieri a cui rivolgo i miei personali ringraziamenti per l’impegno, la passione e l’entusiasmo che hanno trasmesso ai nostri concittadini. Il mio vice, Elisa Bartoli, i partiti e le liste che sostengono la mia candidatura. Ho sentito, in queste settimane, il desiderio forte di andare avanti e di lavorare nell’esclusivo interesse della città. E’ lo spirito che ci porterà alla conferma amministrativa il prossimo 24 giugno”: è il commento di Alberto Giovannetti, candidato sindaco del centro destra all’indomani del primo turno che ha visto la coalizione raccogliere 5.026 preferenze, il 39,82% contro il 33,72% del centro sinistra.

“I nostri avversari sono il Partito Democratico ed il centro sinistra. – spiega Giovannetti analizzando il voto – Per chi si sente alternativo a questo schieramento le porte del centro destra sono aperte. E’ la loro casa naturale. Ora inizia una nuova partita e siamo pronti a giocarla a viso aperto. Siamo molto avanti rispetto all’altra coalizione: il nostro risultato è straordinario visto anche l’habitat politico all’interno del quale si è consumato. Avremo potuto vincere al primo turno: sarebbe stata una vittoria schiacciante”. Giovannetti prosegue: “Noi vogliamo sviluppo, occupazione, un piano urbanistico per la crescita, decoro, sicurezza, opere pubbliche e zero immigrazione clandestina, vogliamo chiudere Cava Fornace e risolvere il problema del tallio, costruire un programma per la scuola seguendo le necessità dei genitori, costruire la Cittadella dello Sport, il Museo Mitoraj, riqualificare la stazione e Porta a Lucca, completare il percorso della pista ciclabile da Vallecchia al Centro Storico, realizzare i parcheggi che abbiamo in programma e tutto quello che compone la nostra proposta per la città e le frazioni. Tutti noi abbiamo vissuto i cinque anni del centro sinistra al governo cittadino: non c’è stato ne sviluppo ne crescita, ne decoro ne sicurezza, ne attenzione ai più fragili ne tanto meno politiche di contrasto al degrado e al commercio abusivo. Loro vogliono lo Sprar, un centro di accoglienza gestito dal comune, noi siamo assolutamente contrari e lo revocheremo. I cittadini – conclude il candidato del centro destra – hanno bene chiaro due modelli amministrativi perché li hanno provati sulla pelle: un’amministrazione del fare, che ha dimostrato di essere concreta e pratica e che sarà già operativa dal giorno dopo, oppure un salto nel vuoto, incapacità amministrativa, paralisi urbanistica, incompetenza”.

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